
PESCARA – Niente da fare, nemmeno stavolta. Il Pescara ci ha provato, ha lottato, ha cercato in tutti i modi di raggiungere almeno il pari ma tutto è stato vano. Un solo pareggio, 19 gol subiti e solo 3 all’attivo nel girone di ritorno. Ed oggi, dopo il pareggio del Palermo, la quadra è anche all’ultimo posto. Numeri impietosi che la dicono tutta sullo stato di forma della squadra. E oggi, seppur al cospetto di un’Udinese in crisi di risultati, la statistica è stata confermata. In compenso, la squadra è stata più attiva del solito, ma i limiti in tutti i reparti sono ormai arcinoti. Il gol di Di Natale che ha deciso la partita se vogliamo è stato anche fortunoso. Ma i friulani hanno avuto altre nitide palle gol distribuite nell’arco della gara e preso anche un palo clamoroso nel primo tempo con Pelizzoli rimasto a guardare.
Bergodi ha lasciato fuori dall’undici iniziale Celik e Weiss, preferendogli Abbruscato con Caprari a supporto. In particolare il secondo ha cercato continue giocate in solitario facendo ad un certo punto indispettire il pubblico dell’Adriatico. Nella ripresa, invece, entrato lo slovacco, la musica è cambiata: sicuramente un Pescara più offensivo con pericoli costanti soprattutto sulla fascia sinistra dove Weiss faceva il buono e il cattivo tempo. La sostanza però non è cambiata. Anche Quintero si è rivisto dopo una lunga assenza con qualche buona giocata. Il biancazzurri recriminano anche per due presunti rigori non fischiati. Per il resto c’è solo da segnalare il continuo incitamento che i tifosi hanno fatto alla squadra e la solita contestazione nel finale di gara contro la dirigenza.
Bergodi in conferenza stampa recrimina sugli episodi: “C’era un rigore netto su Sculli. L’arbitro però ha detto che non l’ha toccato”. Sull’esclusione iniziale di Weiss di cui si è parlato il tecnico dice che lo slovacco proveniva da alcune partite dove “non aveva brillato”, “Poi l’allenamento settimanale e alcuni atteggiamenti del giocatore hanno fatto il resto determinandone l’esclusione iniziale”. Sulla gara Bergodi è deluso: “Anche un pareggio alla fine visti i risultati ci poteva stare. Non siamo mai riusciti a trovare lo spiraglio giusto”. Poi parla dei singoli: “Cascione si è comportato bene e Blasi ha fatto il suo lavoro. Sculli non mi è dispiaciuto e nemmeno Zauri. Abbruscato l’ho ritenuto più utile dei suoi colleghi di reparto perché speravo riuscisse a portare in area più palloni possibili”. Quando qualcuno poi gli chiede del futuro della quadra, Bergodi dice di non avere alcuna tabella di marcia da rispettare. Sul suo futuro invece il mister si dice tranquillo, confidando nella fiducia della Società.
IL TABELLINO: Pescara-Udinese 0-1 (0-1)
Pescara (5-3-2): Pelizzoli 6, Balzano 6 (46′ Weiss 6,5), Cosic 5, Bocchetti 5.5, Capuano 5,5, Zauri 5,5; Blasi 5.5, Cascione 5, Bjarnason 6; Caprari 5, Abbruscato 4.5. (55′ Sculli 5) A disp.: Perin, Bianchi Arce, Zanon, Modesto, Caprari, Rizzo, Quintero, Vukusic, Celik, Caraglio. All.: Bergodi
Udinese (3-4-2-1): Brkic 6,5; Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6; Pereyra 6, Allan 6.5, Badu 6, Gabriel Silva 6; Maicosuel 6, Muriel 6.5 (70′ Campos Toro): Di Natale 6.5 (85′ Merkel). A disp.: Padelli, Pawlowski, Scuffet, Basta, Faraoni, Zielinski, Pasquale, Rodriguez, Ranegie, Campos Toro. All.: Guidolin
Arbitro: Russo
Reti: 9′ Di Natale (U)
Note: Ammoniti: Bjarnasson (P), Muriel (U), Sculli (P), Brkic (U); Recupero: 1′ p.t./4′ s.t.