PESCARA – Il Pescara cala il poker contro il Lanciano e sogna il terzo posto in campionato che vale un sicuro vantaggio in chiave playoff. Di contro, la Virtus dopo la sconfitta odierna è in piena zona retrocessione e ora dovrà non soltanto fare l’en plein nelle due restanti gare, ma sperare che venga ridotta di qualche punticino la pesante penalizzazione inflitta alla società per motivi fiscali.
Parte bene il Lanciano: all’8’ cross di Di Francesco da sinistra, Vitale non ci arriva, Rocca sì: il suo tap in è respinto dall’intervento in scivolata di Zampano. Il Pescara alla prima chance in ripartenza velocissima sfiora il gol, fermandosi sull’intervento di Di Matteo, che intercetta sulla linea di porta al 9’ il rasoterra a colpo sicuro di Caprari. Sulla ribattuta di Verre, tocco di mano di Bacinovic, Abisso non vede e lascia proseguire.
Il Lanciano capisce che non bisogna lasciare spazio ai biancazzurri e cerca di spegnere la partita. Il divario tecnico con i padroni di casa, però, è troppo evidente. Al 31’ Caprari fa il mago e tira fuori dal cilindro la palla del vantaggio: bomba di prima intenzione con il destro, su assist di Benali, e la porta di Cragno viene quasi giù. Per il Lanciano è notte fonda, il Pescara con il palleggio e la maggiore qualità decide di azzannare la preda agonizzante. Un Benali scatenato guadagna spazio sulla sinistra, consente a Zampano di inserirsi e il terzino lo fa meravigliosamente: slalom in area e destro vincente per il 2 a 0, al 35’.
Nel secondo tempo il Delfino gioca con un po’ di leggerezza lasciando qualche metro di troppo al Lanciano. Ma il passo pescarese può mettere in ginocchio in qualsiasi momento l’avversario: Memushaj accelera in area e Bacinovic lo trattiene, causando il rigore che l’albanese realizza al 18’. E’ il colpo di grazia sulla Virtus, che con dieci minuti d’orgoglio finale, ma non può evitare il poker di Lucas Torreira con un morbido cucchiaio su Cragno.