PESCARA – Il Delfino resta in serie B. Quanta sofferenza ma alla fine l’epilogo è stato positivo. Al Curi la gara di ritorno tra il Perugia e gli abruzzesi finisce 4-5 dopo i rigori e il Pescara resta nella serie cadetta. Una stagione da incubo con il lieto fine. Pescara dominante, risultato bugiardo ma alla fine giustizia è fatta con Masciangelo che ha ricordato Fabio Grosso del mondiale e Fiorillo super su Iemmello e Bonaiuto.
Durante la stagione sono state troppe le scelte tecniche sbagliate che alla fine hanno fatto rischiare il tracollo con un organico che di certo non doveva battagliare per la salvezza. Un po’ come il Perugia ma nel calcio spesso anche se hai valori tecnici importanti quando inizi una preoccupante involuzione rischi di finire risucchiato nelle zone pericolose e al Pescara va dato il merito di essersi saputo, mentalmente anzitutto, riprendersi prima del Perugia.
Ora bisogna programmare subito la nuova annata partendo da un tecnico preparato e con esperienza ( Sottil non è dispiaciuto caratterialmente, ma vista l’emergenza tatticamente e tecnicamente non è giudicabile) e da un’ossatura comunque valida da rinforzare in maniera mirata e intelligente. Statisticamente dopo una stagione ricca di sofferenze potrebbe arrivare la svolta a patto che non si commettano gli errori della stagione appena andata agli archivi.
Da Maniero inutilizzabile nel girone di andata a protagonista degli ultimi mesi. Dai cambi di modulo quando con la bella intuizione di Machin alto i biancazzurri disegnavano calcio all’accantonamento prematuro di troppi senatori come Campagnaro che ha scritto nella sua lunga storia un’ulteriore bella pagina con questa salvezza che ha molto di suo, ad un mercato di gennaio non adeguato. La nuova stagione inizierà tra poco.