
PESCARA – Alcuni mesi fa arrivò il no definitivo al Ponte del cielo. La sovrintendenza ora ha motivato la propria decisione. In sostanza si è pensato alla salvaguardia della Nave di Cascella: “Testimone dell’identità culturale della città di Pescara e della sua collettività, da sempre gelosa custode di chi, con l’arte come D’Annunzio, Flaiano e in questo caso Pietro Cascella, hanno parlato e parleranno al mondo intero di Pescara”. Il vincolo è esteso a tutto il Largo Mediterraneo per salvaguardare “l’opera nel suo contesto di prospettiva, luce, visibilità, cornice ambientale e decoro, rispettando la volontà dell’artista che aveva pensato la nave libera, verso il mare aperto”.
Le motivazioni arrivano quasi in concomitanza con l’ordinanza che ha salvato dall’abbattimento 19 pini in Viale Regina Margherita. Il tutto è stato enunciato in una nota della sovrintendente alle Belle Arti e al Paesaggio Maria Giulia Picchione (ormai già nota tra i detrattori ma anche tra i tanti estimatori con l’appellativo di “Signora no”).
In conclusione è stato apposto un vincolo alla Nave di Cascella e all’intero Largo Mediterraneo, sulla spiaggia antistante. Per buona pace del governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.