VASTO – Comunemente questa tecnica era detta del “cash trapping”, cioè dei soldi intrappolati. Avveniva mediante la manomissione dei bancomat e sarebbe stata attuata, anche a Vasto e dintorni, da una banda di una trentina di Rumeni. Della gang farebbero parte anche quattro cittadini romeni ma residenti a Vasto, tra i 30 e i 37 anni, colpiti dalla magistratura dall’obbligo di dimora a Vasto e oggi saranno interrogati.
Non solo Vasto, anche altre città abruzzesi sarebbero state colpite da questa tecnica che consiste nel mettere una forcina metallica, appositamente adattata, nello sportellino dove vengono erogate le banconote. I clienti, una volta effettuata l’operazione, non riescono dunque a prelevare i soldi e, pensando a un disservizio della banca o dell’istituto di credito, si allontanano decisi poi a reclamare.
Ma in questi casi, l’istituto di credito o l’ufficio postale non ha nessuna responsabilità e, quando gli utenti vanno via, ecco che entrano in azione i malviventi i quali recuperano la forcina, soprattutto le banconote. I quattro Rumeni farebbero parte di una vera e propria organizzazione i cui capi sono in carcere e viene contestata loro l’associazione a delinquere. La gang sarebbe specializzata in furti di rame e di bancomat e sarebbe stata incastrata grazie al GPS sulle auto dei sospettati e alle videocamere.