L’AQUILA – Secondo De Matteis quelle di ieri di Barca sarebbe stata soltanto una “inutile passeggiata”. E probabilmente l’ultima, tra l’altro. in più “il ministro – ha detto – ha confermato, ancora una volta, l’ inutilità di ciò che ci è stato spacciato come soluzione dei problemi. E ancora una volta Cialente- ‘Pinocchio’, con il suo colpevole silenzio, si e’ prestato a svolgere il ruolo di comparsa in questa sceneggiata”. Va giù pesante, insomma, il vice presidente vicario del Consiglio che ha inviato a Barca una lettera aperta, dopo la visita di ieri all’Aquila.
“Caro Ministro Barca – scrive De Matteis – lei e’ persona troppo intelligente per pensare di prendere un citta’ come L’ Aquila con i suoi slogan primaverili. E’ vero che un sano ottimismo vale piu’ dei gufi, come e’ pero’ vero che una sana concretezza vale piu’ delle chiacchiere che lei ci ha regalato. Dopo piu’ di un anno, lei ci lascia un bel nulla tra le mani, anzi se la dobbiamo dire tutta, ci lascia con un bel casino. Tutto questo grazie anche al complice silenzio e all’inettitudine di un Sindaco ‘Pinocchio’. Per quanto riguarda le tasse – prosegue De Matteis – da parte sua non c’e’ stato alcun intervento serio e concreto per evitare il pagamento del 100 per cento degli importi a carico delle imprese che, se dovesse realizzarsi come sembra ormai ineludibile, determinerebbe un danno mortale alle aziende, alla occupazione e alla città”.
“I fondi Cipe – aggiunge – sono stati da lei spacciati come un grande risultato, ma lei sa bene che questi fondi esistono dal 2009 (Governo Berlusconi). Si tratta di 2.4 miliardi che lei ha propagandato come la soluzione dei problemi. Basta, pero’, leggere le carte per rendersi conto che, ancora una volta, veniamo presi in giro. Mentre in Emilia Romagna sono stati stanziati 6 miliardi, a valere sulla Cassa Depositi e Prestiti, i fondi Cipe da lei citati per la ricostruzione dell’Aquila, sono soldi non utilizzabili attraverso i meccanismi della stessa Cassa”.